Appello ad aderire alla colletta nazionale del 18 settembre 2016
Appello ad aderire alla colletta nazionale del 18 settembre 2016 e al volontariato solidale. E soprattutto a intensificare la preghiera personale e comunitaria. Ecco come aiutare
«Dal profondo a te grido, Signore; Signore ascolta la mia voce». Così risuona nell’anima dei credenti la preghiera di fronte alla devastazione portata dal sisma nella vita di tante persone e città nel cuore della nostra Italia.
La comunità cristiana di Torino si stringe intorno alle Chiese sorelle, alle famiglie e alle persone che in questi giorni stanno soffrendo. Lo fa spinta da quella fraternità che insegna il Vangelo e forte di una lunga tradizione che l’ha portata a farsi prossima a quanti sono nella sofferenza. Lo ha manifestato quarant’anni orsono con la comunità di Gemona del Friuli. Poi con i fratelli dell’Irpinia, con le comunità delle Marche – soprattutto Camerino –, di Santa Venerina nel catanese, de l’Aquila. E infine con gli amici di Medolla, nella bassa modenese, quattro anni fa. Per questo chiedo alle comunità parrocchiali, alle congregazioni religiose, ai gruppi di impegno religioso, alle famiglie cristiane e ai singoli – discepoli di Gesù, ma anche uomini e donne di buona volontà – di aprire al massimo delle possibilità il proprio cuore per farsi vicini a tanti fratelli nella sofferenza. Ecco qualche possibilità per vivere l’operosità della carità.
La nostra Chiesa aderisce alla colletta nazionale proposta dalla Conferenza Episcopale Italiana, che avrà il suo culmine domenica 18 settembre prossimo. Considerata la portata eccezionale del terremoto e la necessità di aiuti anche per la primissima fase di emergenza, riteniamo la colletta già aperta, predisponendo – secondo le opportunità – i tempi per la raccolta anche da subito. I fondi, come sempre, verranno consegnati alla Caritas diocesana, che li amministrerà in accordo con le altre Caritas della nostra Regione secondo il coordinamento di Caritas italiana. La nostra solidarietà si concentrerà soprattutto sulla ricostruzione e sugli aiuti per la ripresa della quotidianità per le famiglie. I singoli che volessero farsi presenti da subito possono utilizzare il conto corrente postale o bancario di Caritas diocesana. La Diocesi partecipa a questa raccolta stanziando 100.000 euro dell’otto per mille. Memori delle azioni di volontariato solidale condotte dalla nostra Chiesa in altri terremoti, non appena avremo indicazioni dalla Caritas nazionale, rispetto alle necessità concrete di azioni di sostegno in loco, ci faremo carico di accompagnare e sostenere le persone, le famiglie e le comunità in collaborazione con le diocesi del Piemonte. Pertanto è possibile segnalare la propria eventuale disponibilità a offrire qualche giorno di volontariato a partire dalle prossime settimane, inviando la propria adesione via mail alla Caritas diocesana. In base alle esigenze si vedrà cosa e come organizzare. Al momento non pensiamo di raccogliere materiale, ma se qualcuno avesse disponibilità consistenti (cibo a lunga conservazione, indumenti, tende, roulotte…), lo può segnalare al medesimo indirizzo mail: verranno messi in contatto con il centro operativo in loco. Come pure per eventuali opportunità di accoglienza temporanea di singoli o famiglie che hanno perso la casa e accettano di trasferirsi così lontano. Darsi disponibili è occasione di maturazione per ciascuno di noi, è mettere il cuore a servizio dell’altro. È testimoniare il Vangelo. Più importante di ogni altra cosa è intensificare la preghiera personale e comunitaria per questi nostri fratelli, sia in suffragio dei defunti, sia per le loro famiglie e per tutta la popolazione. Invito le parrocchie, da questa domenica fino al 18 settembre, a invocare la misericordia del Signore nella liturgia – soprattutto quella festiva –, chiedendogli di donare speranza a chi soffre, forza a chi soccorre, lungimiranza a chi governa, amore a chi dona. Io stesso celebrerò una santa Messa al Santuario della Consolata domenica 4 settembre alle ore 18. Certo di trovare in tutti piena disponibilità, di cuore vi benedico.
Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino
(Torino, dall’Arcivescovado, 25 agosto 2016)