Le Domeniche in Famiglia, tema dell’incontro per le 5 elementari, domenica 4 dicembre ore 9:45

Sono riprese le “Domeniche in Famiglia”

Domenica 4 dicembre – ore 9:45

ritrovo per i ragazzi della quinta Elementare all’Oratorio

ed i loro genitori al Centro Leali

 

Questo è il tema che si tratterrà:

INCONTRO PER GENITORI E RAGAZZI DI QUINTA ELEMENTARE. (Domenica 4 dicembre 2022): 

LA CHIESA E I SUOI SIGNIFICATI.

Iniziamo questo nostro incontro con un rito, che si ripeterà all’inizio della messa cui parteciperemo alle 11:15: il rito dell’accensione della seconda candela, simbolo di Gesù che a Natale viene in mezzo a noi.

Siamo, infatti, in TEMPO DI AVVENTO, in attesa cioè del Salvatore. Accesa la candelina, recitiamo insieme:

Si accende una luce all’uomo quaggiù – presto verrà tra noi Gesù. – Vegliate: lo sposo non tarderà; – se siete pronti, vi aprirà. – Lieti cantate: gloria al Signor! – Nascerà il Redentor.

Si accende una luce all’uomo quaggiù, – presto verrà tra noi Gesù. – Un’umile grotta solo offrirà – Betlemme, piccola città.

Ripetendo questo rito con i propri figli, i genitori avvicineranno i piccoli a Gesù nella festa considerata la più bella dell’anno e li faranno partecipare alla gioia della Chiesa che accoglie il Salvatore.

Sottolineando i due termini (Chiesa e Salvatore), abbiamo così introdotto il nostro tema di oggi: LA CHIESA  E I SUOI SIGNIFICATI. Eccone alcuni:

La CHIESA è:

– il corpo mistico di Gesù (Gesù capo e noi membra),

– la sposa di Gesù (sposa e sposo),

– la vite rigogliosa (Gesù è la radice e il tronco, noi siamo i tralci),

– l’insieme di tutti i battezzati del mondo,

– il primo dei Sacramenti, cioè il primo degli aiuti a noi dati da Gesù …

Gesù ha fondato la sua Chiesa con queste parole: “… e tu sei Pietro e su questa pietra io fonderò la mia Chiesa. E le forze degli Inferi non prevarranno contro di essa.” (MT 16,18)

Quindi:

– Gesù è il capo ed i Cristiani sono le membra del suo corpo: il corpo funziona se tutte le membra funzionano!

– L’amore reciproco fra Gesù e la sua Chiesa è come quello degli sposi: indissolubile!

– Gesù è la radice e il tronco, mentre i tralci sono i Cristiani, tutti coloro, cioè, che sono battezzati nel nome di Cristo e che ne seguono gli insegnamenti. Come la vite, che porta frutto se rimane attaccata alle sue radici, così noi restiamo vivi se partecipiamo alla vita della Chiesa.

–  Era necessario che Gesù fondasse la Chiesa come insieme dei battezzati nel mondo? Cioè che lasciasse qualcuno al suo posto, quando lui sarebbe tornato al Padre? Certo, perché agli uomini non bastano le parole. Gesù, vero Dio e vero uomo, comprendendo perfettamente la natura umana, ci ha lasciato i Sacramenti – che non sono solo i sette che noi tutti conosciamo! – e che sono segni efficaci della Grazia intesa come vita, dono di Dio.

– E la Chiesa è il primo sacramento, il primo aiuto che ci ha lasciato!

Ma quale Chiesa?

Ecco le sue caratteristiche che noi proclamiamo quando nella messa recitiamo il Credo.

Credo che la Chiesa sia:

– una (uno è il suo fondatore, Gesù, e uno è il nostro credo),

– santa (santo è Dio e tutti noi, corpo mistico di Gesù, siamo chiamati alla santità)

– cattolica (che significa universale, diffusa in tutto il mondo),

– apostolica (cioè fondata sugli Apostoli che Gesù stesso ha scelto, anche come esempio da imitare da tutti noi).

È consolante essere nella Chiesa, perché non siamo mai soli: in ogni momento, in ogni angolo della Terra, c’è qualcuno che prega per tutti; c’è qualcuno che, facendo il bene, santifica tutti i Cristiani (Comunione dei Santi). Purtroppo c’è anche chi fa il male e non partecipa alla vita della Chiesa, ma sforziamoci di vedere il bene, pensiamo in positivo e guardiamo ai piccoli che sono innocenti davanti a Dio. Ecco perché è giusto il battesimo da piccoli! I bambini, inseriti nella Chiesa con il battesimo, sono una Grazia immensa. Fate pregare i vostri bambini tutti i giorni! La preghiera degli innocenti giunge sempre a Dio. Gesù, infatti, ha detto: “Lasciate che i piccoli vengano a me”:

A questo punto dovremmo parlare della nostra Chiesa di Cambiano: la nostra Parrocchia. Per essere più vicini ai propri fedeli i Vescovi, successori degli Apostoli, hanno istituito le Parrocchie in cui risiedono i Parroci, loro rappresentanti. Ma oggi i Parroci sono sempre meno e nasce una domanda “Quale Parrocchia per il futuro?” La risposta è nell’articolo del nostro Parroco, don Beppe Zorzan, nella prima pagina del Bollettino Parrocchiale n° 3 di ottobre 2022, dove si riflette sul ruolo che hanno i fedeli della Parrocchia nella situazione attuale. È un invito ad ognuno di noi: “Al lavoro… senza perdersi d’animo, guardando al futuro sempre con grande speranza, perché il Signore è con noi ogni giorno e ci accompagna nei cambiamenti della storia.”

Attilia Segrado