La parola “liturgia” significa in origine “opera pubblica”. Nella tradizione cristiana indica che il Popolo di Dio che è la Chiesa partecipa all’opera di Dio. Nel Nuovo Testamento, infatti, “liturgia” indica sia la celebrazione del culto divino (cfr. At 13,2; Lc 1,23), sia l’annuncio del Vangelo (cfr. Rm 15,16; Fil 2,14-17.30), sia la carità in atto (cfr. Rm 15,27; 2Cor 9,12; Fil 2,25).
L’unico “Liturgo” è certamente Gesù Cristo, che con la sua azione realizza la santificazione dell’uomo. Nella celebrazione liturgica la Chiesa è “serva” dell’unico Liturgo e per questo non compie un’opera sua propria, ma l’opera di Cristo. Perciò ogni celebrazione liturgica è azione sacra per eccellenza.
La Liturgia, come opera di Cristo ma anche azione della Chiesa manifesta visibilmente la Chiesa stessa come segno della comunione di Dio e degli uomini per mezzo di Cristo. Esige pertanto che i fedeli vi prendano parte consapevolmente, attivamente, fruttuosamente.
In ogni caso, la sacra liturgia non esaurisce tutta l’azione della Chiesa. Infatti, prima che gli uomini possano accostarsi alla liturgia, bisogna che siano chiamati alla fede e alla conversione: «Come potrebbero invocare colui nel quale non hanno creduto? E come potrebbero credere in colui che non hanno udito? E come lo potrebbero udire senza chi predichi? E come predicherebbero senza essere stati mandati?» (Rm 10,14-15).
Per questo motivo la Chiesa annunzia il messaggio della salvezza a coloro che ancora non credono, affinché tutti gli uomini conoscano l’unico vero Dio e il suo inviato, Gesù Cristo, e cambino la loro condotta facendo penitenza. Ai credenti poi essa ha sempre il dovere di predicare la fede e la penitenza; deve inoltre disporli ai sacramenti, insegnar loro ad osservare tutto ciò che Cristo ha comandato, ed incitarli a tutte le opere di carità, di pietà e di apostolato, per manifestare attraverso queste opere che i seguaci di Cristo, pur non essendo di questo mondo, sono tuttavia la luce del mondo e rendono gloria al Padre dinanzi agli uomini.
Lo scopo del Gruppo Liturgico parrocchiale è di riunire i responsabili dell’animazione e della presidenza liturgica (cantori, lettori, ministranti, presbiteri…) per determinare e disporre tutto quanto è necessario affinché la partecipazione dei fedeli corrisponda ai tre criteri fondamentali e sia cioè consapevole, attiva, fruttuosa.
Il gruppo liturgico di Cambiano è così composto.
- Il coordinatore Angelo De Simoni;
- Il segretario Gianotti Alberto che ha il compito di verbalizzare le riunioni e di fare da collegamento con l’Ufficio Parrocchiale;
- Gli organisti Luisa Mazzone, Roberto Burzio, Stefano Gobetti, Lucia Mazzone e Sofia Uggè;
- I rappresentanti dei ministri straordinari dell’Eucarestia Roberta Manfredini e Gian Luca Michellone;
- La referente del Gruppo di Preghiera “Padre Pio – Madonna delle Grazie” Breme Roberta;
- I referenti per le diverse messe festive Antonietta Pioli, Francesca Benfenati, Michelina Perna, Monica Milan, Angela Lotto e Miriana Poncini.
Il gruppo si riunisce circa quattro volte l’anno, in occasione dei tempi forti dell’anno liturgico. In generale ci si riunisce:
- in ottobre per preparare le celebrazioni domenicali di Avvento, la Novena del Natale ed il Natale stesso;
- in Quaresima per organizzare le funzioni quaresimali, il Triduo Santo, la Via Crucis e la Pasqua;
- in aprile per organizzare il mese mariano di maggio, le Prime Comunioni, le Cresime, la processione del Corpus Domini;
- infine ci si trova in luglio per organizzare la festa della Madonna delle Grazie di settembre.
Le decisioni sono prese di comune accordo con le indicazioni del Consiglio Pastorale e del Parroco Don Beppe Zorzan, che è colui che presiede il gruppo stesso.