I ministranti o chierichetti della Parrocchia di Cambiano sono una folta, costante e, a volte, rumorosa presenza, soprattutto alla messa domenicale delle ore 11.
Si tratta di un gruppo composito di 12 ragazzini e 5 ragazzine (tra le scuole elementari e le medie) che, durante l’anno scolastico 2015 – 2016, sono stati seguiti da don Riccardo Florio e dal diacono Andrea Gazzo.
Si entra a far parte del gruppo dopo un periodo di prova e di formazione, ricevendo il mandato durante una celebrazione e impegnandosi a svolgere al meglio il servizio (il cosiddetto “rito di ammissione dei chierichetti”).
A Cambiano ci si prepara generalmente nei mesi autunnali fin verso Natale, a partire da Settembre e si entra ufficialmente a far parte del gruppo per la festa dei santi Patroni, Vincenzo e Anastasio (22 Gennaio) o una settimana dopo, durante la festa di San Giovanni Bosco (31 Gennaio).
Chi è in effetti un o una ministrante? Il ministrante (dal latino ministrare, servire), chiamato anche chierichetto (diminutivo di chierico che deriva dal latino clerus che significa “parte eletta di una comunità”), è quel ragazzo o ragazza (salvo diversa disposizione del vescovo diocesano) che serve all’altare durante le celebrazioni liturgiche. Svolge quindi un servizio alla comunità cristiana, ai sacerdoti e ai diaconi durante la celebrazione liturgica.
I giovanissimi Cambianesi di solito iniziano questo cammino per un’amicizia, per capire meglio ciò che avviene durante la messa o per aver visto altri ministranti più felici e partecipi durante le funzioni religiose.
I ragazzini e le ragazzine leggono e studiano alcuni quaderni di appunti e fotocopie.
La preparazione è seria e comprende:
- Spiegazione del ministero dell’accolitato liturgico;
- Elementi di Liturgia, con particolare approfondimento sulle varie parti della messa;
- Comportamenti ed atteggiamenti propri del ministrante;
- Simboli e segni che si vedono nella celebrazione;
- Alcuni santi particolarmente legati al ministero, ad esempio don Bosco, San Domenico Savio e San Tarcisio.
Oltre a questa parte istituzionale, i ragazzi e le ragazze sono educati alla preghiera e poi passano una buona parte del tempo giocando. Nella stagione 2015 – 2016, il Diacono Andrea ha seguito assieme a Don Riccardo la formazione dei ministranti e li ha aiutati ad approfondire alcuni dei temi che vengono affrontati nelle lezioni di catechismo. Il gioco poi è una componente fondamentale della formazione dei giovani ministranti e serve loro a far gruppo e a cementare l’amicizia reciproca.
Servire la messa infatti, è un’esperienza che forma gli animi dei giovani e che, accompagnata da adulti responsabili e autorevoli, aiuta a vivere meglio e voler più bene a Cristo e alla sua Chiesa.