Sabato 23 dicembre, ci sarà la disponibilità di un sacerdote per la Confessione.

Per dare l’opportunità a chi venerdì 15 dicembre ore 21 non ha potuto partecipare alla funzione penitenziale

sabato 23 dicembre dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18

nella chiesa parrocchiale, ci sarà un sacerdote a disposizione per la confessione.

 

TRACCIA PER UN ESAME DI COSCIENZA

Dietro l’espressione “esame di coscienza”, che alcuni ritengono forse una pratica fuori moda, è nascosto non tanto uno sforzo di introspezione, quanto un’occasione per accorgersi alla luce della parola di tutto quello che incatena il nostro cuore, le nostre mani, i nostri piedi, il nostro spirito.

Il cuore

  • quando non trovo mai il tempo per pregare o per ascoltare la parola di Gesù;

  • quando accampo mille scuse per non partecipare alla messa della domenica;

  • quando, in diverse situazioni, capisco bene quello che mi chiede il Vangelo, ma penso solo al mio interesse, alla mia comodità o al mio orgoglio;

  • quando coltivo il rancore, l’astio, il desiderio di vendetta e non sono pronto a fare il primo passo per una riconciliazione;

  • quando non mantengo una parola data, un impegno preso, una responsabilità assunta;

  • quando mostro sospetto, pregiudizio, ostilità o rifiuto nei confronti degli estranei e degli stranieri;

  • quando non svolgo il mio lavoro con impegno e competenza; quando non sono sincero e alimento la maldicenza e la calunnia, denigrando il mio prossimo;

  • quando assecondo affetti sregolati, passioni immorali e non adempio il comandamento di Dio che chiede il rispetto delle persone, del mio corpo e di quello altrui;

  • quando non rispetto la fedeltà al mio coniuge al mio coniuge.

Le mani

  • quando mi ripiego sulle mie ricchezze materiali e non sono disposto a condividerle con chi ha bisogno di aiuto;

  • quando pretendo invece di dare, rifiuto invece di accogliere, creo astio e non comprensione

  • quando sottraggo il dovuto ai fratelli,

  • quando non onoro il mio dovere di cittadino pagando i tributi dovuti allo Stato;

  • quando non rispetto i diritti degli altri: di coloro che dipendono da me, dei miei colleghi, dei miei vicini di casa, dei miei familiari; quando sfrutto il mio prossimo e approfitto della sua debolezza, della sua fiducia;

  • quando non faccio attenzione alla mia e all’altrui incolumità, non rispettando il codice della strada o qualsiasi norma di sicurezza; quando cedo all’alcool o ad un uso smodato del cibo.

I piedi

  • quando non mi impegno alla partecipazione, in spirito di corresponsabilità, nei confronti del mondo della scuola, del lavoro, nel quartiere, nel condominio;

  • quando evito di capire ciò che sta succedendo nel mio mondo e oltre le quattro mura di casa;

  • quando mi preoccupo solamente di difendere la mia tranquillità, invece di andare incontro a chi ha bisogno di me e attende il mio aiuto;

  • quando non partecipo alla vita e alle iniziative della comunità, chiudendomi in me stesso per pigrizia;

  • quando rinuncio al mio ruolo di testimone di Cristo e del suo vangelo.

Lo spirito

  • quando non cerco i mezzi e gli strumenti per alimentare e approfondire la mia fede;

  • quando rimango impermeabile agli inviti alla conversione e mi ritengo sempre e comunque nel giusto;

  • quando vivo in modo superficiale, con indifferenza e qualunquismo, e prendo scelte importanti senza un’adeguata riflessione.