La prima chiesa di San Rocco, oggi conosciuta come la “chiesetta”, risale forse al XVII secolo e sorge nella zona in cui passava l’antica via Fulvia, di origine romana, che corrispondeva alla attuale via San Rocco e al suo proseguimento in via Bussolette. Il ritrovamento di una data (9 giugno 1797) fa pensare che questa possa essere la data di un eventuale restauro (?).
La chiesa è ad aula unica, di modeste dimensioni, circa 60 m2 e trovano posto 15 persone inginocchiate; attualmente ci sono 8 banchi nella parte sinistra, mentre a destra si trovano 7 banchi più una panca.
La pianta è di forma pressoché rettangolare ed è coperta da due volte a crociera che recano quattro scritte in stampatello: “SUPREMOS”, “LAUDIS”,”MERUIT” E “HONORES”. Il catino absidale presenta invece, nello spicchio centrale, un’immagine che rappresenta un’unione di più simboli: la croce, la palma, le tavole dei Dieci Comandamenti, l’ancora e una corona del Rosario rossa. Le volte sono affrescate di colore giallo chiaro con bordi rossi, mentre i costoloni sono bianchi.
Di fronte alla porta d’ingresso si trova l’altare, molto semplice, in marmo bianco, rialzato di un gradino dal pavimento. Nella parte anteriore presenta alcuni motivi dorati che incorniciano le lettere “S” e” “R”; la parte centrale è affiancata da due colonne doriche di colore giallo, come le pareti. La parte posteriore dell’altare riporta due elementi quadrilobati di grandi dimensioni e otto di dimensioni più piccole, che mettono in evidenza alcune porzioni in marmo verde scuro.
Vicino all’altare si trovano un crocifisso e un leggio, mentre allasua destra si trova una piccola apertura che conduce ad una sacrestia di modeste dimensioni che, dalla struttura esterna e dal colore dei laterizi, parrebbe un’aggiunta posteriore. Essa è illuminata da due aperture di forma stretta e allungata.
Sopra l’altare si trova, all’interno di una nicchia sorretta da una mensola di colore bianco, la statua di San Rocco, raffigurato con veste verde, manto rosso, con al collo una collana di conchiglie, simbolo del pellegrino che ne faceva uso per dissetarsi, e reca in mano un bastone; al suo fianco si trova il cane con una pagnotta in bocca, perché, come si racconta, l’animale portava al Santo, ogni giorno, un po’ di pane per sfamarsi.
Più in basso rispetto alla statua, alla sua sinistra, si trova una piccola mensolina, mentre a fianco del Santo vi erano due angioletti, rubati nella notte tra il 19 e il 20 giungo 1985.
Tutto il perimetro della chiesa è percorso, per un’altezza pari a circa 50 cm, da un rivestimento marmoreo, mentre la fascia centrale, tra il basamento e le volte, è di colore giallo ocra. Le paraste sono anch’esse di colore giallo ocra, ma gli angoli sono esaltati da coprispigoli in legno.
Sulla parete a destra dell’ingresso si trova una piccola acquasantiera in pietra.
L’interno della chiesa è illuminato da quattro finestre rettangolari con vetri di colore giallo e lilla, apribili solo nella parte centrale, protette da grate e chiuse con imposte esterne in legno; il davanzale interno è in marmo. Vi è inoltre una finestra lunettata sopra l’ingresso e due ai lati di questo, con vetri di colore giallo, apribili nella porzione centrale, protette da grate esterne e con davanzale in marmo.
Il pavimento presenta una cornice a motivi floreali stilizzati che corre lungo tutto il perimetro della chiesa, mentre nella parte centrale ci sono rombi grigi e gialli, con altri motivi stilizzati. Il pavimento mostra, in alcuni punti, sintomi di un certo degrado.
La facciata è sobria ed essenziale nelle linee, divisa in tre parti verticali da quattro lesene, poggianti su un basamento che si sviluppa lungo tutto il perimetro della chiesa. Le due parti laterali si caratterizzano per la presenza di una piccola finestra, al di sotto della quale si trova un leggero gradino, e di uno sfondato (forse un tempo dipinto?); nella parte centrale si trova invece la porta d’ingresso, inquadrata da una cornice bianca e sormontata da un piccolo timpano, e una finestra.
La parte superiore della facciata presenta un timpano che nella porzione centrale recava una scritta, ormai non più leggibile, riguardante la dedicazione della chiesa; al di sopra si trovano tre piccole gugliette terminanti con una sferetta, una delle quali regge una croce in metallo. La maggior parte della facciata è realizzata in laterizio facciavista (piuttosto degradato soprattutto nella parte inferiore), mentre gli sfondati e il resto della chiesa sono intonacati con un colore grigio-bianco.
La chiesetta è completata dalla presenza di un campanile con struttura in laterizio facciavista, terminante con una croce, in parte rovinata.
Da alcuni bollettini parrocchiali risulta che nel 1956 vi si teneva l’istruzione parrocchiale, alle ore 9; attualmente la chiesa viene aperta solo in occasione della Novena per la Festa del Santo, in agosto, poiché con la realizzazione negli Anni Ottanta del Nuovo Centro San Rocco tutte le celebrazioni liturgiche sono state in esso trasferite.