Santa Rita da Cascia

Foto Pilone
Descrizione
Ricorrenza: 22 maggio

Ubicazione: via Borgarello 32

Epoca di costruzione: 1980

Motivo della dedica: la tradizionale devozione alla Santa della famiglia Roero, in segno di riconoscenza per la Sua protezione, manifestatasi in molte occasioni e, tra l’altro, nella passata attività  sportiva del figlio del proprietario.

Forme di devozione: il pilone fu benedetto da don Giovanni Minchiante il 22 maggio 1981.

Stato attuale di conservazione: ottimo, in quanto recentemente restaurato; la statua e la grata anteriore sono state risistemate nell’aprile 2006.

Proprietà attuale: famiglia Roero Giovanni.

Cenni agiografici
Santa Rita ( il cui nome significa “piccola perla”) nacque a Roccaporena, vicino a Cascia, in provincia di Perugia, nel 1381. I genitori la fecero crescere nel timore di Dio e fu il rispetto per i genitori che le fece abbandonare il proposito di chiudersi in convento per sposare un giovane, Paolo di Ferdinando, violento e collerico, arrogante ed irrequieto. Ma grazie alla sua bontà  e alla sua pazienza, Rita riuscì a far breccia nel cuore del marito e fargli cambiare vita. L’uomo però fu ucciso da vecchi nemici e i due figli, ormai grandi, decisero di vendicarlo. Rita non riuscendo a dissuaderli dal loro proposito pregò Dio affinché li prendesse con sé piuttosto che permettere che si macchiassero di omicidio: “Signore meglio che essi muoiano prima di macchiarsi di una colpa irreparabile.” Morti i figli entrò a far parte del convento delle suore agostiniane di Santa Maria Maddalena a Cascia, nel 1407. nonostante gli innumerevoli precedenti di vedove divenute suore, le autorità  agostiniane si rifiutarono per tre volte di darle l’abito perché non era vergine, e solo nel 1413 cedettero. Votatasi alla penitenza e alla preghiera ricevette un segno dell’amore di Dio che Le conficcò una spina nella fronte. La piaga Le rimase fino alla morte avvenuta il 22 maggio 1457, a causa della tubercolosi. Il corpo incorrotto della Santa è conservato in un moderno santuario, meta di continui pellegrinaggi. Nell’attiguo monastero si possono visitare i luoghi che ne ricordano la mistica vita claustrale: il chiostro, l’oratorio, la cella e il roseto miracoloso. Fu beatificata nel 1626 e canonizzata nel 1900. Ancora oggi è la santa più invocata da coloro che versano in situazioni difficili ed è chiamata la “Santa dell’impossibile”. Ella è spesso raffigurata con una rosa fra le mani perché, in punto di morte, avrebbe chiesto alle consorelle di recarsi nel giardino e prenderle una rosa bianca che era fiorita; a tale richiesta le consorelle rimasero sbalordite, perché era pieno inverno e nevicava, ma fecero come S. Rita aveva chiesto loro e nel giardino trovarono proprio una rosa fiorita.

E’ invocata per i casi più disperati e difficili, particolarmente quelli che hanno attinenza con la vita matrimoniale e contro il vaiolo.

E’ protettrice dei salumieri.

Caratteristiche architettoniche ed iconografiche
Il pilone, di foggia moderna e lineare, è inserito nel muretto di cinta della casa. La struttura, in prezioso marmo bianco travertino, è protetta nella parte anteriore da una griglia in ferro battuto. All’interno è conservata la statua della Santa. A conferma della sua affettuosa devozione a Santa Rita, il proprietario racconta che desiderava una statua di dimensioni più grandi e di fattezze diverse da quelle che aveva reperito in zona e perciò andò ad acquistarla a Milano.
Curiosità
Il pilone è l’unico di Cambiano dedicato a Santa Rita, ma la devozione alla Santa è diffusa tra i Cambianesi che usano portare tradizionalmente ogni anno, il 22 maggio, qualche rosa per la benedizione durante una semplice, ma suggestiva cerimonia che si tiene nella chiesetta dello Spirito Santo.
Icone
Santa Rita da Cascia