Chiunque sia in possesso di materiale relativo a sacerdoti cambianesi o vissuti a Cambiano è pregato di inviarlo alla segreteria parrocchiale in modo da poter arricchire e aggiornare continuamente questa pagina.
Sacerdoti Cambianesi
PIOVANO Padre Michelangelo – Missionario della Consolata
Nato a Cambiano il 15 gennaio1955 e battezzato il 16 gennaio da don Giovanni Minchiante, Priore di Cambiano.
Figlio di Giovanni Battista e Angela Garabello con le sorelle Giovanna e Pinuccia e i fratelli Giuliano, Carlo, Domenico e Vincenzo.
Terminate le scuole elementari, nel 1966 entra nel Seminario Minore di Giaveno per le Scuole Medie, in quello di Bra nel 1969 per il Ginnasio e a Rivoli nel 1971 per il Liceo Classico.
Passa a Torino il Biennio di Filosofia dal 1974 al 1976 nel Seminario Teologico di Viale Thovez e presso la Facoltà Teologica Interregionale.
Il primo aprile del 1976 prende i primi contatti con i Missionari della Consolata desiderando rispondere alla chiamata alla vita missionaria coltivata e maturata ormai da vari anni.
Il 7 settembre dello stesso entra nell’Istituto Missioni Consolata a Torino per l’anno di Postulato e la continuazione della Teologia presso la FIST di Torino al Cottolengo.
Alla Certosa di Pesio, il 14 settembre 1977, inizia l’anno di Noviziato che conclude con la professione religiosa il 03 settembre1978.
Dal 1978 al 1980 completa gli studi di Teologia alla FIST con il Baccellierato in Teologia facendo parte della comunità del Seminario Teologico dell’Istituto Missioni Consolata a Rivoli.
Nel settembre 1980, terminata la teologia, viene destinato al Seminario Minore di Rovereto come assistente e formatore e svolge questo servizio per 3 anni. Durante questi anni il 3 settembre 1981 fa la professione perpetua e il 25 ottobre dello stesso anno sempre a Rovereto nella parrocchia di S. Marco viene ordinato diacono da Mons. Ambrogio Ravasi.
Il 23 gennaio 1982 in occasione della Festa dei santi Vincenzo e Anastasio nella chiesa parrocchiale di Cambiano viene ordinato sacerdote da Mons. Giuseppe Garneri.
Viene poi destinato ad Olbia come Animatore Missionario dal 01 settembre 1983 al 09 settembre 1984 passando successivamente a Torino presso la Casa Madre nel Centro di Animazione missionaria dal settembre del 1984 al dicembre del 1987 sempre come animatore missionario.
Il 14 gennaio1988 parte per il Brasile dove viene destinato dai Superiori.
Inizia così il suo ministero come Vice-Parroco in São Paulo nella parrocchia N. S. da Penha dove vi rimarrà poco più di un anno per passare poi al Centro di Animazione come responsabile dell’Animazione Missionaria e Vocazionale della Regione Brasile per 4 anni fino al 1993.
Nel frattempo fa anche parte del Consiglio provinciale come vice-superiore e poi come consigliere per 6 anni fino al 1996.
Il 16 febbraio 1995 viene nominato Formatore e poi Rettore del Seminario Filosofico dell’Istituto in Curitiba fino al 1999.
Nei mesi di maggio e giugno del 1999 partecipa, a Sagana in Kenya, al Capitolo Generale.
Nel mese di luglio del 1999 viene eletto Superiore Regionale dei Missionari della Consolata della Regione Brasile, incarico che svolge per 2 mandati fino a luglio del 2005.
Nei mesi di maggio e giugno 2005 partecipa al Capitolo Generale a Sao Paulo in Brasile.
Il 5 luglio 2005 rientra in Italia dove è destinato come Superiore della Casa Generalizia in Roma, incarico che svolge per 6 anni fino al 2011.
Nel settembre del 2011 viene nominato Superiore della Casa Madre di Torino e Vice Superiore Regionale dell’Italia.
Il 1° luglio del 2014 viene nominato Superiore Regionale dell’Italia, incarico che svolge per due mandati fino a giugno del 2019.
Nell’agosto del 2019 è nominato Segretario della nuova Regione Europa a Milano e svolge questo servizio per un anno.
Nel mese di giugno del 2020 gli viene chiesto di fare parte dell’Equipe della Postulazione per lo studio ed il processo per una presunta guarigione miracolosa attribuita al Beato Giuseppe Allamano avvenuta in Brasile a Boa Vista nell’Amazzonia. Svolge quindi questo servizio in Brasile nei primi tre mesi del 2021.
Nel mese di maggio del 2021 parte per Fatima in Portogallo dove è stato destinato.
BERTERO Don Claudio è un nostro carissimo concittadino, nato nel 1967 e vissuto nel nostro paese negli anni delle scuole elementari e medie. Racconta Assunta, sua madre: “Tanti suoi amici d’infanzia se lo ricordano quando, piccolino, già giocava a ‘fare il prete’ e faceva servizio all’altare come ministrante”. Avrebbe voluto entrare in seminario già alla fine delle elementari, ma i suoi genitori vollero verificare la sua vocazione facendolo restare a Cambiano proprio negli anni della scuola media, l’età più difficile per ogni ragazzo. A quattordici anni, superati tutti gli esami, va in Seminario a Torino e si diploma. Dopo il diploma frequenta gli studi universitari a Roma e si laurea brillantemente, con 110 e lode, presso la Pontificia Università Lateranense. È ordinato sacerdote il 17 aprile 1993 ed ha iniziato la sua missione come viceparroco a Santa Giulia in Torino. Successivamente, per approfondire gli studi teologici, ritorna a Roma dove si specializza in dogmatica e consegue il dottorato di ricerca in teologia con una brillante tesi sugli scritti di Papa Ratzinger (la sua tesi è stata poi premiata, nel 2013, come la miglior tesi di ricerca dell’anno accademico 2012-2013.) Mentre studia a Roma, opera anche come sacerdote in contesti particolarmente difficili nel quartiere della Magliana, ottenendo buoni risultati, elogiati dall’allora cardinal Ruini. Quando ritorna a Torino, è riaccolto nella parrocchia di Santa Giulia a braccia aperte da don Primo Soldi; poi, nominato parroco a Rivoli, vi rimane per un solo anno, quindi, viene trasferito a Pozzo Strada di Torino e, infine, a Volpiano dove è presente da sei anni. Don Claudio viene spesso a Cambiano dove risiedono i suoi genitori e il fratello. Incarichi ricoperti: Membro di Collegio presso Collegio dei Consultori, Membro di Consiglio presso Consiglio Presbiterale, Parroco presso Santi Pietro e Paolo Apostoli Volpiano, Moderatore U.P. presso Unita’ Pastorale N.26 – Caselle – Volpiano. Pubblicazioni: “Persona e comunione La prospettiva di Joseph Ratzinger” è la tesi di dottorato in teologia di don Claudio Bertero. Il volume comprende 921 pagine ed è stato stampato nell’anno 2014 dalla Lateran University Press. Il carattere distintivo della tesi, secondo il prof. Réal Tremblay, è: “… di riguardare immediatamente il reale e di convocare l’uomo a riconoscersi non solo come un essere fatto per l’Infinito, ma anche come un essere capace di accedervi e di vivere di esso e in esso.”
CASALEGNO Don Giuseppe
“sono nato a Cambiano il 30 gennaio 1931. Terminate le scuole elementari a Cambiano, nell’ottobre del 1942 sono entrato nel Seminario di Giaveno per i cinque anni di ginnasio fino al 1947.
Nel Seminario di Giaveno insegnavano due Sacerdoti di Cambiano: Mons. Bartolomeo Burzio e Don Isidoro Tonus che era anche Vice Rettore.
Dal 1947 al 1949 ho frequentato i due primi anni di liceo nel Seminario di Chieri e dal 1949 al 1954 nel nuovo Seminario di Rivoli per il terzo anno di liceo e i quattro anni di Teologia.
Ricevevo l’Ordinazione Sacerdotale il 27 giugno 1954 nel Duomo di Torino dal Card. Maurilio Fossati e celebravo la Prima Santa Messa a Cambiano il 29 giugno 1954.
Dopo due anni di servizio pastorale obbligatorio presso il Convitto del Santuario della Consolata dal 1956 al 1957 venivo inviato a Vallo Torinese come aiuto al Parroco anziano e malato e come viceparroco zonale. Dal 1957 al 1960 venivo trasferito come viceparroco a Balangero e dal 1960 al 1966 come viceparroco a Trofarello.
Nel 1966 venivo infine nominato Parroco a Cantoira e facevo l’ingresso parrocchiale a Cantoira esattamente il 22 maggio 1966. E proprio il 22 maggio 2016, anno della Misericordia, per un caso fortuito “domenica” come cinquanta anni prima, festeggiavo con la Comunità di Cantoira il cinquantennio di Parrocchia.
Per desiderio del Vescovo sono rimasto parroco a Cantoira fino all’8 dicembre 2017, invitato a rimanere nella Casa Parrocchiale anche come aiuto, nel limite del possibile, al nuovo Parroco Don Claudio Pavesio fino a quando la salute me lo consentirà.
Inoltre dal 1994 fino al 2012 per diciotto anni sono stato nominato anche Parroco di Chialamberto.
Il 27 giugno 2019 ho potuto festeggiare il 65° anniversario dell’Ordinazione Sacerdotale”
Ex Parroci
Don Filippo Romagnoli è nato a Torino nel 1992 ed è cresciuto nella parrocchia Beata Vergine delle Grazie del quartiere Crocetta. Secondogenito di due figli, ha una sorella maggiore che è ingegnere come il papà; la mamma è insegnante d’inglese. Dopo la maturità scientifica e un anno di studi universitari presso la Facoltà di matematica a Torino, don Filippo è entrato in Seminario. Frequentatore di oratorio da sempre, ha alle spalle una lunga carriera nel doposcuola, nei campi estivi, nell’animazione. A Cambiano, Santena e Villastellone potrà proseguire con frutto il cammino lungo questa strada intrapresa da tempo – e non solo. E’ stato ordinato sabato 6 giugno 2020. E’ stato vice parroco nelle 3 parrocchie di Cambiano, Santena e Villastellone da settembre 2020 a settembre 2023.
Don Alberto Piola è nato a Savigliano (CN) il 16 febbraio 1968 ed è stato ordinato il 12 giugno 1993. E’ stato collaboratore nelle 3 parrocchie di Cambiano, Santena e Villastellone da settembre 2021 a settembre 2023.
Come primo incarico una volta ordinato prete fu vice-parroco a Pianezza con don Virginio Meloni dal 1993 al 1995. Dal 1995 al 1998 fu a Roma per gli studi di specializzazione in teologia sistematica alla Pontificia Università Gregoria, mantenendo i contatti con la comunità parrocchiale pianezzese nelle vacanze; abitò ancora in parrocchia dal 1998 al 2002, collaborando con don Beppe Bagna.
Dal 1998 è docente di teologia sistematica, alla sezione parallela di Torino della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, e poi anche all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino e al biennio di licenza in teologia di Torino.
Durante gli studi a Roma si è diplomato in biblioteconomia alla Biblioteca Apostolica Vaticana; dal 1998 è direttore della Biblioteca del Seminario di Torino.
Dopo l’esperienza a Pianezza, ha collaborato in diverse parrocchie della diocesi: S. Bartolomeo (Vinovo), S. Domenico Savio (Garino), Beato Bernardo di Baden e SS. Trinità (Moncalieri), Madonna della Fiducia (Nichelino). Dal 2005 al 2010 è stato rettore della Basilica del Corpus Domini di Torino. Dal 2010 è cappellano del monastero di clausura cottolenghino Il Carmelo a Cavoretto.
Don Mauro Grosso è nato a Carignano (TO) nel 1977. Laureato in filosofia, ha lavorato come giornalista pubblicista. Ordinato presbitero dall’arcivescovo card. Severino Poletto il 14 giugno 2008, è viceparroco a Santena dal 2008 stesso. Dal novembre 2010 è segretario dell’Arcivescovo Cesare Nosiglia. Dal settembre 2017 è stato vice parroco anche di Cambiano e di Villastellone. Ha terminato il servizio presso le 3 parrocchie a settembre 2021.
Ha conseguito il dottorato in Filosofia alla Pontificia Università Gregoriana in Roma con una tesi dal titolo «Purificare la sorgente. Male, conoscenza per connaturalità e pratica letteraria in Jacques Maritain». Moderatore della dissertazione è stato il prof. mons. Mario Pangallo. Il lavoro di dottorato è durato dal 2014 al 2018. Attualmente, don Mauro insegna sia Teologia Filosofica (dal 2012) presso la Sezione parallela di Torino della Facolta teologica dell’Italia settentrionale di Milano sia Filosofia Teoretica (dal 2018) presso I’Istituto superiore di scienze religiose di Torino.
NIGRA Don Alberto è nato a Cuorgné, nell’Alto Canavese, il 4 giugno 1988. Dopo aver conseguito la maturità classica, nel 2007 è entrato nel Seminario Maggiore di Torino ed è stato ordinato sacerdote il 15 giugno 2013 dall’Arcivescovo, mons. Cesare Nosiglia. Subito inviato a Roma per la specializzazione in Patrologia, fino al 2017 è stato alunno del Pontificio Seminario Lombardo in Roma. Nel 2015 ha conseguito la Licenza in Teologia e scienze patristiche presso l’Istituto Patristico “Augustinianum”, dove ha conseguito il Dottorato in Teologia e Scienze Patristiche presso l’Institutum Patristicum Augustinianum e il diploma in Archivistica presso la Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica. Dal settembre 2017 ad agosto 2020 è stato vice parroco di Santena, di Cambiano e di Villastellone, docente di Greco biblico presso la Facoltà Teologica di Torino e collaboratore dell’Archivio storico diocesano. Dal settembre 2020 è collaboratore delle parrocchie di Venaria.
FLORIO Don Riccardo è nato a San Severo (FG) nel 1964. Ha studiato informatica e lavorato nel settore per molti anni. Ordinato presbitero dall’arcivescovo mons. Cesare Nosiglia il 3 ottobre 2015, è stato subito inviato come viceparroco a Santena e a Cambiano, dove è rimasto fino al settembre 2017. Dal settembre 2015 è parrocco di Rivara.
OLIVERO Don Sebastiano (Nino) è nato a Sommariva del Bosco (CN) nel 1951. Ordinato presbitero dall’arcivescovo cardinal Michele Pellegrino il 25 settembre 1976, è stato viceparroco a Torino nelle parrocchie di San Luca evangelista (1976-1982) e di Santa Teresa di Gesù Bambino (1982-1988) e parroco a Druento (1988-2001). È stato parroco a Santena dal 2001 al 2015 e, dal settembre 2012 al 2015, parroco di Santena e di Cambiano. Da settembre 2015 è parroco di Santa Maria Goretti in Torino. Da settembre 2018 è vicario episcopale per la Città di Torino.
FERRARIS Don Martino è nato a Torino nel 1981. È cresciuto a S. Mauro T.se, dove risiede ancora la sua famiglia. Ordinato presbitero dall’arcivescovo card. Severino Poletto il 16 giugno 2007, è stato viceparroco a Torino nella Parrocchia Santuario Sacro Cuore di Gesù (2007- 2012). Dal settembre 2012 al settembre 2015 è stato viceparroco di Santena e di Cambiano. Dal settembre 2015 è parrocco di Castiglione Torinese.
OLOWSKI Don Mietek è stato parroco di Cambiano per ben 13 anni. Successivamente è stato parroco della chiesa di Sant’Anna di Borgaretto, frazione di Beinasco. Da settembre 2017 è parroco di Nostra Signore Sacro Cuore di Gesù in Torino.
Sacerdoti defunti
MINCHIANTE Don Giovanni
Padre Gabriele NAVONE junior – Gesuita – (1937-2021)
Figlio di Lorenzo e Maria Aimasso e nipote di Navone Gabriele senior, nasce a Cambiano il 31 maggio 1937. Studia dai Gesuiti a Muzzano, Avigliana e Gallarate dove consegue la maturità classica. Intraprende poi lo studio della Teologia , delle Lettere e della Filosofia. Durante gli anni ’60 è assistente al collegio S. Tommaso di Cuneo. A Torino insegna lettere all’Istituto Sociale.
Nel ’65 parte per il Madagascar insieme al cambianese Bosio Francesco e, a Tananarive, completa gli studi di Teologia. In questo periodo intraprende lo studio metodico del Malgascio e del Francese. Viene ordinato sacerdote nel 1969 a Tananarive e qui diventa parroco.
Significativo il suo impegno che lo porta a costruire due chiese e molte scuole oggi frequentate da circa 5000 alunni. Ha diretto il collegio di S. Michel, il primo dell’isola, dove si può arrivare fino alla maturità. Per ovviare alla carenza di scuole superiori nel 2000 istituisce un corso universitario in Scienza della Comunicazione.
Oltre ad occuparsi delle attività parrocchiali insegna Pastorale e Teologia Morale nel Seminario Nazionale, è docente nella scuola per catechisti e nella scuola superiore per religiose.
Inoltre si dimostra un attivo scrittore in quanto ha al suo attivo la produzione di 32 libri di catechesi e spiritualità che sono scritti in Malgascio.
Molto interessante ed originale è il modo di scrivere questi libri che vengono schematizzati partendo dalla frase principale per essere di più facile comprensione.
Il Presidente della Repubblica Malgascia lo ha nominato cavaliere della Repubblica e Ufficiale dell’Ordine nazionale Malgascio.
Muore in Madagascar nell’aprile2021.
(nel link Biografia Attività i dettagli della sua grande opera missionaria)
BURZIO Don Giuliano (1947-2021)
Don Burzio era nato a Cambiano il 27 luglio 1947. Primo di 11 fratelli frequentò la scuola media nel seminario di Giaveno, dove lo zio, mons. Bartolomeo Burzio, era prima professore e poi anche rettore. Don Giuliano proseguì quindi gli studi teologici nel seminario di Rivoli. Ordinato sacerdote nella chiesa di Cambiano il 9 settembre 1972 dal cardinale Michele Pellegrino iniziò il suo apostolato come viceparroco nella parrocchia del Santo Natale in Torino insieme all’allora parroco don Sebastiano Galletto. Molto amato dai giovani dopo alcuni anni dovette però lasciare l’incarico per un impegno meno gravoso a causa delle sue condizioni di salute. Svolse ancora il suo ministero di vicario parrocchiale nelle parrocchie di S. Lorenzo Martire a Venaria Reale e in quella di S. Maria e S. Giovanni Battista a Racconigi. Trascorse alcuni anni come parroco di San Lorenzo Martire, nella frazione Foresto, di Cavallermaggiore. Si trasferì poi nella casa del clero del santuario della Madonna dei fiori in Bra dove ha prestato il suo servizio come confessore. La sua vita è stata segnata a lungo dalla malattia e dalla sofferenza, una croce che ha saputo portare con fede, serenità e umiltà. Il Signore lo ha chiamato a sé venerdì 8 gennaio 2021.
BOSIO Don Matteo (1925-
Nato da mamma Carolina e papà Gaspare il 14 aprile 1925, ha frequentato il ginnasio a Valdocco, il noviziato a Pinerolo nel 1941-’42. Poi è stato a Foglizzo, Lombriasco, Chieri, ha fatto il tirocinio a Val Salice, a Martinetto, ad Avigliana. Ha studiato Teologia a Bollengo, quanti aneddoti conosco a memoria e alcuni da morir dalle risate. E’ diventato prete nel 1953, era laureato in Lettere e aveva l’abilitazione per insegnare Inglese. Da sacerdote è stato a Lombriasco, a Perosa Argentina e qui quante avventure con la moto Guzzi a venire a Torino, poi è stato a Val Salice, a San Mauro dagli orfani dei Carabinieri, dal 1962 al ’66 al San Giovannino, dal ’66 al ’68 a Cuorgnè, dal ’68 al 1985 al Monterosa, questa la casa che ha amato di più e che ricordava con più nostalgia. Dal 1975 al 1985 è stato preside al Monterosa. Dal 1985 al ’93 è stato a Chieri e nel 1993 è arrivato all’Agnelli di Torino. Aveva smesso di insegnare 24 anni fa ma non aveva smesso di essere salesiano e prete dinamico, per ventun’ anni è stato padre spirituale nel gruppo di preghiera di Cambiano e in tutti questi anni da pensionato se ne veniva a Carmagnola a confessare, a celebrare messa e la domenica era nella sua San Rocco. Tutti i giorni portava il caffè alle signore che lavorano nella segreteria della scuola. Un uomo elegante, gentile, intelligente, ironico. Un amico che ci mancherà.
AMERIO Don Piero (1929-2017)
per 15 anni è stato un prezioso collaboratore parrocchiale presso la Collegiata SS. Pietro e Paolo. Nell’ottobre 2016, per motivi di salute, aveva lasciato l’incarico dopo 52 anni di presbiterato, per ritirarsi presso la Casa del Clero di Bra
Can. Isidoro Tonus (1916-1997)
Il can. Tonus don Isidoro nasce a Sacile (Pn) il 5 settembre 1916 (6′ figlio di 12 tra fratelli e sorelle). Si trasferisce con la famiglia a Cambiario (To) nel 1926. Entra presto in Seminario. Il 2 giugno 1940 è ordinato sacerdote nel santuario di Maria Ausiliatrice in Torino. È assistente, insegnante e vice-rettore nel Seminario di Giaveno. Dal 1949 al 1954 è tra i Missionari di San Massimo. Nell’ottobre 1954 è Parroco a San Francesco d’Assisi in Venaria e rimane fino al 6 gennaio 1992. Quindi è collaboratore parrocchiale a Druento e per alcuni mesi (dal marzo al giugno 1993) ha retto, «sede vacante», la parrocchia di San Lorenzo – Altessano in Venaria. Muore il 17 gennaio 1997 al Cottolengo di Torino dove era stato ricoverato qualche giorno prima per controlli medici.
Mons. Burzio Bartolomeo (1908 – 1988)
Nato a Cambiano il 27 marzo 1909 da Giuliano e Domenica Berruto, era diventato allievo del Seminario Arcivescovile di Giaveno dal 19 novembre 1918 sotto il rettorato del canonico Giuseppe Oddone. La vestizione clericale avvenne il 30 agosto 1925 e fu poi allievo del Seminario filosofico arcivescovile di Chieri dal 1925-26, sotto il rettorato del canonico Giuseppe Zucca e poi del Seminario teologico metropolitano dal 1928-29 sotto il rettorato di monsignor Costanzo Castrale (1905-1936), vescovo titolare di Gaza. Laurea in Teologia il 10 giugno 1932 nella Pontificia Università Teologica del Seminario arcivescovile di Torino, ottenne l’ordinazione presbiterale il 29 giugno 1932 dall’arcivescovo Maurilio Fossati nella cattedrale di Torino. Allievo del Convitto Ecclesiastico della Consolata (Teologia Morale pratica) nel biennio 1932-34, sotto il rettorato e alla scuola di monsignor Luigi Coccolo. Divenne professore nel Seminario di Giaveno dall’ottobre 1933 e cappellano alla frazione Buffa dal 23 giugno 1937. Quindi divenne rettore del seminario dall’ottobre 1951 all’agosto 1978. Canonico della Collegiata di Giaveno, Cameriere Segreto Soprannumerario di Sua Santità il 16 Settembre 1961, morì a Giaveno il 27 luglio 1988. E’ sepolto nel cimitero di Giaveno, nella tomba del Seminario. Gli annali del seminario di Giaveno lo ricordano come sacerdote zelante e sorridente, “padre ed amico” di tutti. Ha esercitato il suo ministero sacerdotale anche fuori dal seminario nella comunità di San Giovanni alla Buffa, frazione di Giaveno, dove è stato cappellano zelante durante 50 anni. “sacerdote esemplare, educatore di giovani seminaristi, persona che sapeva pregare, consigliare, donare, predicare, soffrire e far amare la Vergine Immacolata”.
PIOVANO P. GIOVANNI – IMC (1902 – 1984) 321-Padre Piovano Giovanni
Padre Giovanni Piovano nacque a Cambiano, in provincia di Torino, il 14 ottobre 1902, da Matteo Piovano e Vaudano Teresa. Nella scuola comunale di Cambiano frequentò le classi elementari dal 1909 al 1914. A dodici anni appena compiuti, entrò nel Seminario minore di Giaveno – ottobre 1914 – dove in quattro anni compì gli studi ginnasiali. Il 15 settembre 1918, nella parrocchia di Cambiano, dalle mani di mons. Angelo Iacomuzzi, riceve l’abito chiericale. Pochi giorni dopo parte per il Seminario di Chíeri dove inizia gli studi filosofici. Ma qui matura la sua vocazione missionaria, e nell’estate del 1919 lascia il Seminario diocesano di Chieri e si presenta al Canonico Giuseppe Allamano chiedendo di essere accettato nell’Istituto Missioni Consolata.
A Torino, in Casa Madre, mentre continua i suoi studi filosofici, il chierico Giovanni porta a termine il suo anno di Postulato, e il 1° ottobre 1921, dalle mani del venerato Rettore, Canonico Giuseppe Allamano, veste l’abito religioso e inizia il suo anno di Noviziato che completa sempre a Torino in Casa Madre. Emette la prima professione il 1° ottobre 1922 ancora nelle mani del Fondatore. Chierico Giovanni durante il Noviziato studia pure teologia, così che nell’ottobre 1922 può iniziare il secondo anno teologico.
Nel gennaio 1924, a Treviso, riceve gli Ordini minori da mons. Longhin – il 2 i Primi Minori e il 6 gli Ultimi Minori. Il 14 giugno 1924, a Torino, riceve il Suddiaconato da mons. Filippo Perlo e il 28 ottobre dello stesso anno il Diaconato. Il 6 giugno 1925, ancora da mons. Filippo Perlo, viene ordinato Sacerdote. Il 24 giugno dello stesso anno subisce l’esame di confessione davanti agli esaminatori P. Aimo Boot, P. Balbo e P. Rosso. P. Giovanni comincia quindi la sua grande attività sacerdotale prima nelle case di formazione e poi, tra i Superiori Maggiori, a servizio diretto dell’Istituto.
Dal luglio 1925 al giugno 1926 è a Agira (Enna) quale insegnante e direttore. Dal giugno 1926 all’agosto 1928 è a Palermo quale direttore e insegnante. Poi va ad aprire la casa di Asola (Mantova), ma nel giugno 1929 è chiamato a Torino quale direttore dei Postulanti a Comotto prima e in Casa Madre poi. Compito che porterà avanti fino al 1939 pur svolgendo altre molte attività: quale insegnante di S. Scrittura, di Storia Naturale e Chimica, di Diritto Canonico e di Teologia Morale. Inoltre dal 1933 (tempo della chiusura della visita apostolica di mons. Pasetto) al 1939 è pure Consigliere Generale nel primo Governo di P. Gaudenzio Barlassina. Durante questi stessi anni è anche Rettore della chiesa pubblica IMC di Torino.
Nel 1939 il Capitolo, a cui partecipa di diritto, lo elegge Segretario Generale, carica che occuperà fino al Capitolo del 1969, dedicandovi ben trent’anni di lavoro con somma dedizione e competenza. Durante questi lunghi trent’anni P. Giovanni in Casa Madre continua a fare scuola di Diritto Canonico. Nel 1940 è nominato membro della Società Botanica d’Italia. Nel 1947 accompagna il Superiore Generale, P. Gaudenzio Barlassina, nella visita alle Case d’Italia, Nel 1948 accompagna il Superiore Generale nella visita alle Case del Brasile e dell’Argentina. Nel 1955 accompagna P. Domenico Fiorina, Superiore Generale, nella visita alle missioni del Kenya, Tanganyika (ora Tanzania), Mozambico e Sud Africa. Nello stesso anno è nominato membro della Botanical Society of South Africa. Nel 1956 è nominato membro dell’Association pour l’Etude Taxonomique de la Flore d’Afrique Tropicale. Nel 1959 è nominato membro della Societarie de Estudio di Moçambique. Nello stesso anno comincia la sua collaborazione al giornale « La Voce del Popolo » con la rubrica: Nomi personali e I nostri fiori. Collabora pure al Notiziario del Club Alpino di Varallo, e al Nuovo Giornale Botanico. In casa collabora al Da Casa Madre e alla nostra rivista Missioni Consolata. Nel 1960 è nominato Vice Presidente della Sezione Piemontese della Società Botanica Italiana.
In questi anni è pure Postulatore presso il Tribunale ecclesiastico di Torino delle cause di beatificazione di: Serva di Dio Suor Maria Clarac, Fondatrice delle Suore del Buon Consiglio, e Serva di Dio Suor Maria Giuseppina di Gesù, delle Suore dell’Adorazione Perpetua del Sacro Cuore. Nel 1960 è nominato membro dell’Associazione Archivistica Ecclesiastica della Città del Vaticano. Nel 1965 viene esonerato dall’insegnamento di Diritto Canonico. P. Giovanni pur accettando, lo sente in cuor suo come uno smacco alla sua prestigiosa carriera letteraria e scientifica, e annota sulla scheda anagrafica: « Messo fuori dall’insegnamento ».
Nel 1969, con il Capitolo Generale dell’Istituto, P. Giovanni lascia l’incarico di Segretario Generale; comincia così il suo ultimo periodo di vita, fatto di silenzio e di umiltà, ancora sempre in Casa Madre che per lui è non solo culla, ma simbolo dell’Istituto. Si dedica, con la sua ferrea memoria che ancora non lo tradisce, allo studio sia ecclesiastico che scientifico. Nel 1972 è nominato membro dell’Association for the Advancement o f Science, U.S.A. Altre onorificenze gli sono offerte, ma le declina gentilmente su motivo di età e salute. Nel 1977 comincia su « Missioni Consolata » la presentazione dei suoi caratteristici studi su piante, fiori e animali più particolari del mondo: sono due pagine a colori. che racchiudono una breve descrizione scientifica del soggetto e lo illustrano con alcune foto. E’ una rubrica di grande successo. Alla sua morte P. Giovanni lascerà diversi articoli già preparati.
Nel 1980 la salute di P. Giovanni comincia a vacillare: la sua fibra robusta e la sua costituzione gigantesca devono sottoporsi ad una dieta estenuante. Gli acciacchi aumentano in pochi anni. Il 26 giugno 1984, così senza malattia, P. Giovanni muore nell’infermeria di Casa Madre. Aveva 81 anni, di cui 61 vissuti nella consacrazione religiosa e 59 nel sacerdozio. La sua salma fu tumulata a Chieri nella tomba di famiglia.
Canonico CAVAGLIA’ don Amedeo (1918 – 1978)
Professore di Religione
Nasce a Carignano il 21 marzo 1918 da Carlo e Anna Febbraro che, dopo la sua nascita, si trasferiscono a Cambiano. Studia presso i seminari di Giaveno, Chieri e Torino. Ordinato sacerdote il 27 giugno 1943. Allievo del Convitto Ecclesiastico della Consolata. Vicecurato a Pianezza e poi alla Comunità di S. Francesco d’Assisi a Torino.
Dopo la guerra entra a far parte dei “Missionari di S. Massimo” dedicandosi alla predicazione. Assistente regionale alle ACLI e, contemporaneamente, assistente regionale e provinciale dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici.
Per molti anni è insegnante di Religione all’Istituto Regina Margherita di Torino. Cappellano delle suore di S. Antida in Borgaro. Canonico onorario del Capitolo Metropolitano.
Appassionato della montagna accompagna la Scuola Militare Alpina di Aosta sulla vetta del Monte Rosa dove benedice il Cristo delle Vette. Guida l’Associazione Giovane Montagna nel pellegrinaggio al Rocciamelone dove viene posato un medaglione in bronzo nella ricorrenza del primo centenario dell’apparizione della Madonna di Lourdes.
Muore a Cambiano il 7 luglio 1978.
Ed è sepolto nel cimitero di Cambiano nella tomba di famiglia accanto ai resti del fratello Luigi, alpino e decorato con la medaglia d’oro, deceduto nel 1943 durante la seconda guerra in un combattimento in Croazia.
PADRE CARLO MASERA – IMC (1897-1970) 169-Padre Carlo Masera
Padre Carlo Masera era nato in Cambiano da Tommaso Masera e Lupotti Margherita il 28 luglio del 1897.
Nel Seminario Arcivescovile di Giaveno compì le classi medio-ginnasiali (19081913) e in quello di Chieri il triennio di filosofia (1913-1916).
Nell’ottobre 1916 venne mobilitato a causa della prima guerra mondiale. Servì la Patria per breve tempo nella la Compagnia di Sanità, poi, col grado di caporale maggiore, in diversi Reggimenti di Fanteria.
Congedato il 10 maggio 1920 non indugiò a realizzare il desiderio di consacrare la sua vita alle missioni ed il 20 dello stesso mese entrò nell’Istituto Missioni Consolata, iniziando gli studi teologici.
Il l° ottobre 1922 emise la Professione religiosa; il 26 maggio 1923 ricevette l’Ordinazione sacerdotale da S. E. Mons. Costanzo Castrale.
Partì per le missioni del Kaffa nel novembre 1924. Fece il suo tirocinio a Ciaha sotto il P. Delfino Bianciotto e ad Anderacia come vicecurato al P. Luigi Olivero.
Nel gennaio 1927 fu inviato ad iniziare la missione di Colussi in regione Cianna, trasferita poi a Uaccia, e che resse fino al novembre 1935, attendendo anche all’assistenza di un piccolo lebbrosario.
In questa data per il conflitto italo-abissino dovette esulare dal Paese e rientrare in Italia.
Nominato cappellano militare dell’8T sezione di Sanità, nel febbraio 1935 rientrò in Etiopia. Con le truppe vittoriose nel giugno del 1936 raggiunse Addis Abeba e proseguì presto per Gimma dove rimase fino all’ottobre dello stesso anno.
Fu in seguito superiore della missione di Bonga che resse fino al 1941.
La infelice sorte toccata alle armi italiane durante la 2° guerra mondiale con il conseguente tramonto del dominio italiano in Abissinia, allontanò pure il P. Masera dal campo tanto amato delle missioni.
Portato ad Addis Abeba nel 1942 venne fatto proseguire per il campo di internamento di Fort Victoria nella Rhodesia del Sud.
Il Padre, che nel 1936 già aveva composto una grammatica e un dizionario kafficio-italiano e italiano-kafficio, molto elogiato dall’insigne etiopista Prof. Carlo Conti-Rossini per essere il primo lavoro del genere, (pro-manoscritto di pp. 285),. approfittò del tempo che aveva a disposizione per attendere a varie traduzioni: i quattro Evangeli, gli Atti degli Apostoli, la Storia Sacra, il Catechismo di S. Pio X (Lett., 19 gennaio 1943).
Padre Masera in Etiopia fu tra i consiglieri di S. E. Mons. Luigi Santa. Venne rimpatriato nel luglio 1943.
In Italia il reduce dal settembre 1943 al maggio 1944 diede il suo aiuto al Confratello che era allora cappellano del reparto maschile nelle carceri di Corso Vittorio Emanuele in Torino. Durante il periodo più tragico della lotta partigiana, i nostri Padri, fra cui P. Masera, assistettero all’esecuzione di ben 72 prigionieri: le esecuzioni ordinariamente avvenivano a gruppi. Padre Masera partecipò personalmente a dieci esecuzioni.
In seguito venne incaricato dell’Ufficio Informazioni, che l’Istituto tiene aperto di fronte al Santuario della Consolata. A questo incarico attese ininterrottamente fino alla vigilia della sua morte.
In Italia prestò la sua assistenza religiosa alle Suore Carmelitane, alle religiose di N. S. della Carità del Buon Pastore e alle Piccole Serve del S. Cuore di Gesù di Via Orfane 15.
Morì la mattina del 29 gennaio 1970.
PADRE GABRIE BERRUTO – IMC (1905-1969) 165-Padre Garbiele Berruto
Padre Gabriele Berruto era nato il 28 settembre 1905 in Cambiano da Felice Berruto e Audenino Orsola.
Compiute le classi elementari alle scuole del comune natio (1912-1917), seguì gli studi medio-ginnasiali tra i Tommasini nella Casa della Divina Provvidenza in Torino dal 1917 al 1921.
Vestì l’abito chiericale a Cambiano 1’11 settembre 1921 per le mani del Priore Can. Jacomuzzi, e, desideroso da tempo di consacrare la sua vita alle missioni nell’Istituto Missioni Consolata, realizzò il suo sogno il 20 dello stesso mese.
Il 1 ottobre 1922 ricevette la divisa religiosa dal Padre Fondatore ed iniziò il noviziato che chiuse con la prima Professione religiosa il 2 ottobre 1923.
Durante il quadriennio di teologia (1924-1928), il 2 ottobre 1926 si legò in perpetuo all’Istituto, e il 29 gennaio 1928 nella chiesa dei SS. Angeli in Torino venne ordinato sacerdote da S. E. Mons. Filippo Parlo.
Dall’anno 1928 al 1934 coadiuvò il Servo di Dio Francesco Paleari nell’insegnamento della filosofia, come già aveva fatto, ancor studente, fin dal 1925.
Partì per le missioni il 21 ottobre 1934. Destinato a Imenti nella Prefettura di Meru, dal 1934 al 1939, salvo due periodi passati come vicecurato a Chuka (maggio 1936-gennaio 1937) e a Egoji (gennaio-ottobre 1938), curò, con sede a Imenti, lo sviluppo delle scuole che, nella Prefettura, erano ancora ai loro inizi.
Ammalatosi di reumatismo, dopo un periodo di cura nell’ospedale di AddisAbeba (marzo – luglio 1939), venne richiamato in patria.
In Italia riprese l’insegnamento della filosofia ai chierici nella casa di Varallo, ma allo scoppio della seconda guerra mondiale, il 3 luglio 1940 dovette rispondere alla chiamata dell’Ordinariato Militare e prestare servizio in qualità di Cappellano in favore delle truppe combattenti.
Svolse la sua attività al 635° Ospedale da Campo del 3o Alpini; al 78° Campo Prigionieri di guerra a Sulmona; continuò ad assistere e ad aiutare i prigionieri anche quando dopo l’Armistizio, essi fuggirono dal campo (3.000 soldati, 200 ufficiali e 9 generali) e si dispersero sui contrafforti della Maiella per raggiungere le linee degli Alleati e non cadere nelle mani dei tedeschi che andavano occupando l’Italia Settentrionale e Centrale.
Assolto questo compito, il 7 maggio 1944 passò anch’egli tra gli Alleati. Venne assegnato all’A.P.C. (Assistenza Popolazioni Civili) e prestò servizio ai Campi di Follonica, e di Rosignano-Solvay. Con lo sfondamento della Linea Gotica passò ai campi di Genova-Bordighera, di Domodossola e di Moncalieri.
Congedato il 21 dicembre 1945 lavorò come Segretario del Superiore Generale (dicembre 1945-aprile 1947) e fece pure da Assistente Ecclesiastico alle Dame Missionarie (1946-1948).
I1 1° maggio 1947 venne nominato Direttore della Casa Madre; in forza di detta carica partecipò al 3° Capitolo Generale dell’Istituto nel 1949.
Fu in seguito Direttore della Casa Procura di Roma che resse fino al maggio 1951.
Dal maggio all’agosto 1952 assistette a Tempio S.E. Mons. Carlo Re, nominato Vescovo di quella Diocesi. Dal 1953 alla fine del Capitolo del 1969, escluso il periodo ottobre 1954-aprile 1958, in cui assunse la direzione della Casa Generalizia, occupò l’ufficio di Segretario particolare al Superiore Generale.
Morì la mattina del 26 novembre 1969.
Card. Vincenzo Francesco Gaude (1809 – 1860)
Arch. Burzio Giuseppe Biografia – Principali eventi
Don Giacobbo
Can. Felice Mosso
Can. Tommaso Torta
Can. Amedeo Cavaglià
Don Battistino Borgarello
Don Bruno Pivano
Padre Musso
Can. Giovanni Vergnano
Teol. Giuseppe Menzio
Teol. Bartolomeo Tamiatti
Suore Cambianesi
Grosso Suor Maurilia. Per entrare nel monastero aveva dovuto opporsi al desiderio di una ricca vedova che avrebbe voluto tenerla con sé come cameriera: la cambianese suor Maurilia (al secolo Margherita Grosso), monaca di clausura, é morta il 5 giugno a Trieste. Aveva 95 anni. La religiosa aveva trascorso gran parte della sua lunga vita a Chieri, nel monastero di Porta Gialdo in cui era riuscita a entrare dopo varie peripezie. Prima di quattro figli, in una famiglia di modeste condizioni, Margherita era presto rimasta o di padre: «Aiutava la mamma a gestire la casa – la ricordano le consorelle- Dopo le elementari viene inviata a lavorare in una drogheria in paese: poi, ad appena dodici anni, si trasferisce a Torino, a servizio di una donna facoltosa che era rimasta vedova». La donna è colpita da quella ragazzina tanto esile quanto tenace: la fa lavorare a tempo pieno nel suo emporio e inoltre le addossa tutti i lavori di casa, con la promessa di renderla in futuro sua unica erede. «Ma a vent’anni Margherita sente il richiamo della vocazione, e dopo varie peripezie per sfuggire al controllo della “padrona”, il 17 gennaio 1952 varca il cancello di clausura del monastero di Chieri», In questo è aiutata anche dalle suore al servizio dell’arcivescovo di Torino Maurilio Fossati e dal cardinale stesso che, con alcune telefonate, riesce a rabbonire la “padrona”: «Ed é per riconoscenza che Margherita, nella vestizione, assume il nome di suor Maurilia». Nel monastero esercita varie mansioni: portinaia, aiuto cuoca e dispensiera; dal 1977 6 contemporaneamente economa, infermiera e cuoca, fino all’arrivo delle monache di Poffabro, cui la comunità di Chieri si affilia nel 2014. Nel 2015, a seguito della decisione di chiudere il monastero, assieme a madre Benedetta e a madre Santina decide di trasferirsi a Trieste, dove fin quasi all’ultimo ha contraccambiato l’affetto delle nuove consorelle con tutto ciò che le sue capacita di anziana le permettevano: «Si occupava di lavoretti, ha assistito madre Santina sino alla sua morte, poi tantissima preghiera per tutte le intenzioni che le venivano sottoposte»
Grollino Suor Rita
Gensini Suor Maria Placida
Anselmi Suor Caterina
Seminaristi
PERUZZI Don Michele SDB
GAZZO Don Andrea SDB
PAROLIN Don Claudio SDB
CALVANO Don Simone SDB
Fratelli Sacra Famiglia
I Fratelli della Sacra Famiglia hanno scelto di seguire Cristo vivendo in comunità e seguendo le indicazioni del fondatore Gabriele Taborin, che nell’Ottocento creò un gruppo di insegnanti per l’educazione cristiana dei giovani nelle zone rurali della Francia. Dopo aver sperimentato nel passato soprattutto l’aspetto educativo del carisma che contraddistingue la congregazione, sono ora chiamati a vivere a tempo pieno l’esperienza parrocchiale tanto cara a Fr. Gabriele, in particolare nei settori della catechesi, della liturgia, dell’accompagnamento di gruppi. Ma la loro missione prioritaria sarà quella di testimoniare la vita fraterna e di vivere tra i parrocchiani come… semplicemente fratelli!